Mi contraddico? Certo che mi contraddico! Sono grande, contengo moltitudini…
Questo verso è uno dei più celebri del grande poeta e scrittore statunitense Walt Whitman… ma se non sei un grande poeta e scrittore statunitense bensì un umile freelance, o ancor peggio un traduttore, be’, forse sarebbe saggio non farne proprio un manifesto.
Lo so, l’idea che la parola data valga più di un contratto firmato in presenza di un pubblico ufficiale può sembrare superata, ma per i freelance, la cui esistenza lavorativa (e il cui frigorifero, perché negarlo) dipende dalla fiducia di cui godono presso i clienti, c’è solo una cosa che vale più della competenza: la capacità di rispettare gli impegni presi, dalle scadenze alle caratteristiche specifiche del lavoro. E in effetti, in base alla mia esperienza posso affermare senza paura di essere smentita che l’affidabilità fa davvero la differenza; anzi direi che è quasi un prerequisito per diventare freelance, o quantomeno uno dei principali criteri di selezione della specie.
Il motivo pratico è abbastanza semplice (lo spiego anche qui al punto 2): spesso il lavoro di un freelance, e in particolare quello dei traduttori, è inserito all’interno di una filiera, quindi il mancato rispetto degli impegni e delle scadenze può davvero creare grossi problemi a un sacco di persone. Il secondo è perfettamente intuibile, perché le persone che non rispettano gli impegni danno sui nervi un po’ a tutti: quante volte ci capite di inveire più o meno apertamente contro il corriere che non arriva all’ora stabilita, l’amico che ci lascia ad aspettarlo interminabili mezz’ore, il collega che non ci invia la sua parte del lavoro, il capo che ci manda i materiali in ritardo?
Così ho pensato di dedicare un articolo a questo tema spinoso, ma dato che lo spirito di questo blog prevede di non prendersela con gli altri ma di provare a essere il cambiamento che vuoi vedere nel mondo, ho stilato sette punti in cui esploro “Il magico potere di rispettare la parola data”. E sono giunta alla conclusione che onorari gli impegni presi:
1. Ci fa diventare persone davvero affidabili
Non è sempre facile mantenere gli impegni, un po’ perché a volte li prendiamo sull’onda dell’entusiasmo, o costretti dalle circostanze, e solo in seguito ci rendiamo conto di non avere voglia, tempo o modo di rispettarli. Ma imporsi di farlo sempre e comunque (anche a costo di ripeterci disperatamente “ma chi me l’ha fatto fare?”) è un ottimo esercizio che nel tempo può cambiare il nostro modo di affrontare le incombenze e farci diventare realmente affidabili e degni di fiducia in tutti gli aspetti della nostra vita.
2. Ci insegna a dire di no
Il “no” è un grande punto dolente dei freelance, che spesso si ritrovano di accettare qualsiasi lavoro per paura di perdere l’occasione, il cliente, i soldi per pagare l’affitto… insomma, non avendo mai certezze, è davvero difficile rinunciare a una proposta. Eppure, se ci mettiamo nell’ottica di rispettare gli impegni, dobbiamo anche imparare cosa possiamo realmente fare nel tempo a disposizione, o cosa siamo davvero in grado di fare, o cosa vogliamo davvero fare (quante volte subodoriamo la fregatura ma non riusciamo a dire di no comunque?). Lo scopo è non sovraccaricarci… e non ritrovarci a strapparci i capelli urlando la fatidica frase del punto 1.
3. Migliora la percezione che gli altri hanno di noi
Se le persone inaffidabili ci fanno innervosire a dismisura, vale anche il contrario: le persone su cui sappiamo di poter contare sempre e comunque ci suscitano grande stima, perché sentiamo che rispettano noi, le nostre esigenze e il nostro tempo, e sappiamo che un loro sì significa sì e un loro no è motivato. Se anche noi vogliamo diventare quella persona agli occhi degli altri, ma anche e soprattutto di noi stessi, la cosa da fare è una sola: imparare a rispettare la parola data.
4. Rafforza la nostra autostima
È innegabile che la stima degli altri rafforzi anche la nostra autostima: sapere di aver soddisfatto un cliente è sempre un’iniezione di energia e sicurezza che ci fa affrontare meglio gli impegni a venire. Ed è anche il classico circolo virtuoso: per rimanere all’altezza delle aspettative siamo spinti a ripetere lo stesso comportamento e a trarne soddisfazione. Può sembrare complicato, ma quando l’abbiamo interiorizzato diventa una parte integrante del nostro carattere, e di conseguenza molto più semplice da fare.
5. Ci fa stare meglio
Una delle sensazioni più belle che può provare un freelance è la liberazione dopo aver consegnato un progetto nei tempi e nei modi attesi (al contrario, una delle ansie più grandi è sapere di essere in fallo e doverci inventare delle scuse per giustificarci, sapendo che qualsiasi errore potrebbe esserci fatale). Sapere di aver rispettato gli impegni presi ci dà pace, e diciamocelo, noi freelance ne abbiamo sempre un gran bisogno.
6. Mette ordine nella nostra agenda
A volte darci delle priorità e suddividere il nostro tempo può diventare un’impresa davvero ardua, soprattutto quando le cose da fare (lavorative ed extra) si moltiplicano a dismisura. Sapere di dover onorare gli impegni presi ci aiuta a classificare le attività in ordine di importanza e ci fa capire cosa possiamo posticipare o eliminare, senza mettere in difficoltà le persone con cui lavoriamo o rischiare di finire nel temibile limbo degli “inaffidabili”.
7. Rappresenta una crescita personale
Imparare a rispettare gli impegni non è un’azione meccanica o banale: come abbiamo visto implica saper dire di no, saper dare delle priorità, riflettere sulle cose e conoscere meglio noi stessi. È un percorso che ci migliora come professionisti e come persone e agli occhi degli altri e, cosa ancor più importante, di noi stessi.
Per te è importante rispettare gli impegni? Raccontaci la tua esperienza nei commenti!
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