Eleonora

Tutto è iniziato un’estate del 1999, quando una poesia di Neruda mi ha convinta a non presentarmi al test d’ingresso per Scienze della Comunicazione per il quale studiavo da mesi e di andare, invece, a iscrivermi a Lingue e Letterature Straniere.

Quattro anni e nessun ripensamento dopo ho cercato caparbiamente di lavorare (e possibilmente guadagnarmi da vivere, equivalenza non scontata di questi tempi) seguendo il filo rosso delle mie passioni: ho fatto un tirocinio di un anno in un’agenzia di comunicazione – e nel frattempo insegnavo spagnolo nei corsi pomeridiani del mio vecchio liceo; sono entrata in una redazione multimediale – e intanto insegnavo spagnolo alla scuola pubblica, italiano per stranieri presso diversi enti e cominciavo a tradurre qualche libro; sono passata per la redazione di una casa editrice – e continuavo a insegnare spagnolo, traducevo sempre di più e iniziavo a scrivere testi scolastici… e pian piano capivo che la vita da freelance era la vita che faceva per me.

Mentre abbandonavo i lavori “veri” (definizione piuttosto labile in tempo di precariato furioso) per completare la trasformazione in freelance il filo rosso si è dipanato tra traduzioni di diversi romanzi e di qualche saggio, due bambini (esempi viventi di grammatica generativa e creatori di linguaggi magnifici) e scrittura di narrativa e manuali per l’insegnamento dello spagnolo, fino ad approdare un po’ per caso alla traduzione di documentari e un po’ meno per caso a quella di serie TV e film. Oggi il filo rosso prende il largo con Linguaenauti, sempre lì, a segnare la rotta.

… y tiritan, azules, los astros, a lo lejos…

P.S. Se volete sfogliare il mio portfolio lavori e trovare i miei contatti visitate il mio sito.

Qui invece potete leggere l’intervista pubblicata sul sito di STL Formazione.

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